Villa d‘Este, un patrimonio dell’umanità.
Una delle Ville laziali, patrimonio Unesco, che rappresenta un capolavoro del giardino all’italiana con l’impressionante concentrazione di fontane, grotte, giochi d’acqua e musiche idrauliche. Il cardinale Ippolito II d’Este, dopo le delusioni per la mancata elezione pontificia, fece rivivere qui i fasti delle corti di Ferrara, Roma e Fontainebleau. Governatore di Tivoli dal 1550, accarezzò subito l’idea di realizzare un giardino nel pendio della Valle gaudente.
La Villa era quasi completata alla morte di Ippolito d’Este nel 1572. Ad ulteriori interventi nel XVII secolo seguì un periodo di decadenza, finché il cardinale Gustav Adolf von Hohenlohe ne rinverdì i fasti ospitando anche il musicista Ferenc Liszt (1811-1886). Acquisita dallo Stato italiano, fra gli anni Venti e Trenta del Novecento la Villa fu restaurata e aperta al pubblico.
Il complesso, composto dal palazzo e dal giardino, venne realizzata da Pirro Logorio su incarico del cardinale ferrarese Ippolito II d’Este il quale, divenuto nel 1550 governatore della città laziale, desiderava una residenza adeguata al suo nuovo status.
Il complesso forma un quadrilatero irregolare e copre un’area di circa 4,5 ettari. La pianta della villa è irregolare poiché l’architetto fu costretto a utilizzare alcune parti del preesistente edificio monastico.
Il giardino di Villa d’Este si estende lungo pendii scoscesi che scendono dal palazzo fino a una terrazza pianeggiante alla maniera di un anfiteatro. Ciascuno deicinque principali assi trasversali del giardino termina in una fontana. Questa sistemazione degli assi e dei moduli fu adottata per nascondere la forma irregolare del giardino, per modificare attraverso un illusione ottica la relazione tra le dimensioni trasversale e longitudinale, e per dare al palazzo una posizione centrale, sebbene esso sia fuori allineamento rispetto al complesso architettonico
Il giardino di fontane costituisce un capolavoro di ingegneria idraulica, sia per quanto riguarda la concezione generale dell’impianto, che per la complessità del sistema di distribuzione e per la realizzazione dei molteplici giochi d’acqua, con l’introduzione dei primi automi idraulici in Italia.
Il nostro Tour del Lazio comprende la visita alla Villa. Infatti nel terzo giorno, dopo pranzo si avrà il piacere di ammirare le meraviglie architettoniche e botaniche di questo luogo. Potete trovare tutti gli approfondimenti sul Tour del Lazio “Patrimonio dell’umanità” a questo link: https://www.spiritualtour.it/tour-del-lazio/
Fonte: sito internet Unesco – https://www.unesco.it/it/PatrimonioMondiale/Detail/136